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Simbolo/i: Additivi eccessivi, Tossico
Ultimamente è girata la voce che la Warner Bros. e io abbiamo intrapreso un’azione legale contro opere pie indiane perché hanno costruito un castello di Hogwarts nel corso di un festival induista. Ecco a voi i fatti.
Gli imputati non erano enti benefici religiosi, e la loro non era una celebrazione religiosa. Al contrario: era un evento su larga scala, commerciale e sponsorizzato, e le corporazioni coinvolte comprendevano una delle principali banche indiane. L’evento si è svolto in contemporanea a un festival induista, questo sì.
È stata la Warner Bros che ha avviato un’azione legale, perché i diritti violati appartengono a loro e non a me. Il mio nome deve apparire in tale procedimenti come dettaglio tecnico-legale, perché comunque sono io la creatrice della serie di Harry Potter.
Sempre per un cavillo legale, la Warner Bros ha dovuto richiedere i danni perché così prevede la denuncia. Ha però rinunciato a questo diritto, e non ha chiesto né ricevuto alcun compenso finanziario. È totalmente falso asserire che loro, o io, stessimo tentando di ottenere denaro. Tanto meno due milioni di rupie.
Il tribunale ha confermato che i diritti della Warner Bros. sono stati violati, e che in futuro eventi come quello in questione dovranno essere autorizzati dalla Warner Bros. Il tribunale ha anche diffidato tutti gli imputati dall'organizzare futuri eventi che violino i diritti della Warner Bros.
Alcune delle agenzie di stampa e alcuni dei giornali che hanno riportato erroneamente questa storia hanno poi pubblicato correzioni e scuse, ma la storia originale, quella falsa, sta ancora circolando. Per citare le parole immortali di Mark Twain: “Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe”.